"L'educazione è un'opera essenziale. Richiede un fondamentale rispetto per i ragazzi che crescono. Camminare insieme a loro significa non andare da nessuna parte senza di loro, con profonda attenzione alla loro libertà... In questa tensione tra passione e rispetto, tra proposta e ascolto, fra presenza e distacco il lavoro educativo diventa un'opera d'amore."

(Achille Rossi, L'educazione nel tessuto delle relazioni, ed. L'Altrapagina, Città di Castello, Perugia)

martedì 9 maggio 2017

Pubblichiamo gli articoli apparsi su GericoTv di due studentesse del Liceo Montanari realizzati nell'ambito del Progetto di alternanza scuola lavoro

Una nuova rivoluzione di genere
Categoria: luoghi di donne

L'OCCIDENTE A CONFRONTO CON IL MONDO DELLE DONNE CURDE

In un momento storico in cui si ergono muri tanto fisici quanto mentali, risulta importante approfondire ogni aspetto che porta le persone a chiudersi nei loro pregiudizi e stereotipi. In particolare, i musulmani sono spesso coloro che attualmente vengono più colpiti dai giudizi e dalle paure dei popoli occidentali e questo fenomeno, se colto acriticamente e in modo indiscriminato, può portare ad assecondare ideologie xenofobe. Invece, se solamente si facesse una semplice ricerca, i populisti europei e americani si accorgerebbero che un altro Islam esiste ed è rappresentato dalla civiltà curda. Ma perché tutto questo è così poco approfondito? Forse per la paura di perdere il capro espiatorio più amato di sempre?

La società dei curdi  è variata molto nel corso degli anni e questa metamorfosi è legata soprattutto all’apporto delle teorie del leader curdo Abdullah Öcalan, la cui lotta si è concentrata in particolar modo contro l’ignoranza, la repressione, l’ingiustizia, il sottosviluppo imposto e l’oppressione. Öcalan, nel formulare la sua idea di Confederalismo Democratico, afferma l’esistenza di una relazione tra l’oppressione della donna e quella di una società intera, creando così una nuova idea di rivoluzione di genere in cui risulta necessario variare completamente le basi di ogni forma di gerarchia e in cui l'emancipazione femminile esula dall'adattamento della donna al sistema maschile. La donna curda diventa così centrale in ogni aspetto, dalla vita di tutti giorni alla lotta, in particolare contro l’ISIS; nasce così una nuova relazione tra la donna e l’uomo in cui l’una interagisce con l’altro attraverso il proprio punto di vista, creando un equilibrio completamente innovativo rispetto a quello presente nelle altre società.

Dinnanzi a questo esempio, risulta così necessaria una riflessione da parte delle società occidentali, le quali, certamente, non possono affermare di essere giunte al tanto discusso traguardo dell’uguaglianza di genere. Tutto questo è rappresentato dalle continue violenze sulle donne, che avvengono nell’"avanzato" mondo occidentale e che non sono altro che strumenti per cancellare la dignità femminile. Un ulteriore esempio di come la donna non sia valutata un essere con la stessa importanza dell’uomo è l’immagine che ne traspare dai video musicali che imperversano nel mondo giovanile e in cui la sua rappresentazione risulta al pari di quella di una bambola! Tutto questo ha creato, come reazione opposta, una tendenza delle donne occidentali a comportarsi, vestirsi e agire come gli uomini per essere minimamente rispettate! Allora le donne curde, le coraggiose, determinate e indomite donne curde sono veramente un esempio per tutti: per le donne islamiche senza diritti e libertà e per le donne occidentali illuse di averle completamente. Il ruolo della donna curda nella società porta a comprendere che un’altra organizzazione è possibile: spetta alle donne  e agli uomini di tutto il mondo desiderare raggiungerla e lottare per farlo.

Valentina Falco (Progetto "Alternanza Scuola-Lavoro")
Chiara Santoriello - Curatrice

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