“Il violino del Titanic” e la legalità
“Para Todos Todo, nada para nosotros”
La nostra città, anche quest’anno, è entrata in contatto con alcune manifestazioni che hanno come obiettivo quello di cercare di diffondere e di spiegare ai ragazzi il concetto di legalità e tutto ciò che vi gravita attorno.
Come tutte le volte che si è verificato questo piccolo contatto, esso è passato tra il silenzio generale: i vari incontri, che si sono susseguiti per comporre una sorta di cammino verso la legalità, sono stati a stento pubblicizzati nelle scuole e, se non fosse stato per l’iniziativa di alcuni singoli professori (fortunatamente) attenti a questo genere di iniziative, esse non avrebbero ottenuto la partecipazione che sono riuscite a raggiungere.
Una delle “puntate” più coinvolgenti di questo sentiero tortuoso, a cui ha dato vita la manifestazione La Memoria che fa Primavera, dalla legalità alla responsabilità, dalla conoscenza alla partecipazione, è stato lo spettacolo di sabato 14 Marzo scritto e interpretato dalla compagnia di Bologna de I cantieri meticci.
La rappresentazione teatrale, svoltasi alla Fondazione Bentegodi, aveva come titolo Il violino del Titanic, ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti e ha raccontato, in modo estremamente interattivo, la tragedia del più noto transatlantico affondato della storia, gigantesca metafora del sistema non solo italiano, ma anche mondiale e non solo economico, ma anche politico e culturale.
Come il Titanic, il mondo sta affondando e solamente la “prima classe” della nostra società si salverà, mentre tutti gli altri dovranno combattere fra di loro per ottenere quei pochi posti che rimangono liberi sulle scialuppe di salvataggio.